Al decreto legislativo  citato  in  epigrafe,  sono  apportate  le
seguenti  rettifiche in corrispondenza delle sottoindicate pagine del
sopra menzionato supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale:
    alla pag. 6, prima colonna, al  comma  2  dell'art.  3,  dove  e'
scritto:
   "2. Gli esperimenti possono essere eseguiti soltanto su animali da
allevamento   appartenenti  alle  specie  elencate  nell'allegato  I,
esclusi cani, gatti e primati non umani e puo'  aver  luogo  soltanto
negli stabilimenti utilizzatori autorizzati.",
leggasi:
   "Gli  esperimenti su animali delle specie elencate nell'allegato I
possono aver  luogo  soltanto  su  animali  da  allevamento  e  negli
stabilimenti  utilizzatori  autorizzati;  per quanto riguarda primati
non umani, cani e gatti e' necessaria anche l'autorizzazione prevista
dall'art. 8, comma 1, lettera b).".
    alla pag. 9, seconda colonna, al titolo dell'allegato I  dove  e'
scritto:  "ELENCO  DEGLI  ANIMALI  DA  ESPERIMENTO" si legga: "ELENCO
DEGLI ANIMALI DA ESPERIMENTO CUI SI APPLICA L'ART. 3";
    alla pag. 13, seconda colonna, all'allegato II, al  paragrafo  3,
dopo il punto 3.8.5. vengono aggiunti i seguenti punti:
   "3.9. Lettiere.
   Le lettiere dovrebbero essere asciutte, assorbenti, non polverose,
non  tossiche,  esenti  da  qualsiasi agente infettivo, da vermi o da
qualsiasi altra forma  di  contaminazione.  Si  dovrebbe  soprattutto
evitare segatura o materiale derivato da legna trattata chimicamente.
Si   possono   anche   utilizzare   taluni  sottoprodotti  o  rifiuti
industriali (come la carta triturata).
   3.10. Moto e maneggiamento degli animali.
   3.10.1. E' consigliabile cogliere ogni occasione per far fare  del
moto agli animali.
   3.10.2.  Il  comportamento  dell'animale  durante  un  esperimento
dipende enormemente dalla fiducia che ripone nell'uomo,  fiducia  che
occorre   coltivare.  L'animale  selvatico,  o  randagio,  non  sara'
probabilmente mai l'animale ideale per gli esperimenti. Diverso e' il
caso dell'animale domestico, nato ed allevato a  contatto  dell'uomo.
La fiducia, una volta creatasi, va mantenuta. Si raccomanda quindi di
intrattenere  frequenti contatti, in modo che gli animali si abituino
alla presenza ed all'attivita' dell'uomo. Se  necessario,  occorrera'
dedicare  un  certo  tempo  a prendere confidenza con gli animali, ad
occuparsene ed a pulirli. Nel trattare con gli animali  il  personale
dovra' dimostrare benevolenza, dolcezza e fermezza.
   3.11. Pulitura.
   3.11.1.  La  qualita'  di uno stabulario dipende enormemente dalle
sue condizioni igieniche. Si dovrebbero impartire  chiare  istruzioni
per il rinnovo della lettiera nelle gabbie e nei recinti.
   3.11.2.  Occorre  stabilire  un programma di norme adeguate per la
pulitura,  il  lavaggio,  la  disinfezione  e,  se   necessario,   la
sterilizzazione  delle gabbie e degli accessori, delle bottiglie e di
ogni altro materiale. Occorre inoltre  mantenere  grande  pulizia  ed
ordine  nei  locali  riservati  agli  animali,  nonche' nei locali di
lavaggio e nei magazzini.
   3.11.3.  Occorre  fare  regolarmente  pulizia  e,  se  necessario,
sostituire  i  materiali che ricoprono il pavimento nelle gabbie, nei
recinti interni ed esterni e  nei  paddock  affinche'  non  divengano
fonte d'infenzione e d'infestazione da parassiti.
   3.12. Eliminazione umanitaria degli animali.
   3.12.1. Ogni metodo umanitario di eliminazione degli animali esige
conoscenze ottenibili soltanto attraverso una formazione specifica.
   3.12.2.  Un  animale  in stato di profonda incoscienza puo' essere
dissanguato, ma farmaci che paralizzino i muscoli prima della perdita
di   coscienza,   quelli   che   abbiano   effetto   di   curarlo   e
l'elettrocuzione  senza passaggio di corrente attraverso il cervello,
non  dovrebbero  essere   utilizzati   senza   aver   precedentemente
anestetizzato l'animale.
   Le  carcasse  degli  animali  morti  non dovrebbero essere rimosse
prima dell'insorgere della rigidezza cadaverica.";
    alla pag. 20, alle diciture poste sotto i diagrammi numeri 5 e 6,
dov'e' scritto: "Superficie del pavimento della gabbia (cm(Elevato al
Quadrato))",  si  legga:  "Superficie  del  pavimento  della   gabbia
(m(Elevato al Quadrato))";
    alla  pag.  21, alla dicitura posta sotto il diagramma n. 7, dove
e' scritto: "Superficie del pavimento  della  gabbia  (cm(Elevato  al
Quadrato))",   si  legga:  "Superficie  del  pavimento  della  gabbia
(m(Elevato al Quadrato))".